Il mio racconto per “Storie di Confine” è terminato, e dopo l’attenta lettura dei miei beta reader l’ho finalmente spedito al concorso!
Ti ricordo che se vuoi partecipare anche tu hai tempo fino al 30 settembre, quindi rimboccati le maniche, non è ancora scaduto! Io ti consiglio di provarci, anche perché l’antologia conterrà probabilmente molti racconti, quindi le possibilità di essere selezionati sono più alte rispetto ai concorsi con solo uno o tre vincitori. Poi non si paga nulla, quindi tentar non nuoce. Il bando completo lo puoi trovare qui. Lo staff del forum “Terre di Confine” è molto disponibile, così come quello del concorso, tanto che mi hanno concesso il permesso di postare sul Noob Writers l’incipit del mio racconto.
Ecco dunque che per la prima volta potrai leggere qui qualcosa di mio. Certo, è solo un ottavo del testo originale, ma mi farebbe comunque piacere conoscere le tue impressioni. Se ti interessa approfondire, puoi sempre scrivermi all’indirizzo noobwriters@gmail.com
Una nota introduttiva: l’ultima frase non termina davvero con i puntini di sospensione, ho dovuto troncarla a metà per motivi “tecnici”.
Buona lettura!
Coemgen
Gli esseri umani sono sempre stati stolti. Distruggono, inventano, comunicano, annientano, scoprono, pianificano, si dolgono delle loro stesse catastrofi. E hanno fretta, perché la sete di potere li porta a correre verso quell’autodistruzione che loro chiamano progresso.
Ringrazio ogni giorno l’esistenza della frontiera mentale che tiene separata la magia dagli uomini del terzo millennio. Solo un mago d’esperienza secolare quale sono io può difatti comprendere l’importanza della più tradizionale arte dell’incantesimo e delle più sublimi creature magiche.
«Coemgen, mi dai ‘sta carta di credito?»
La voce in fondo alla stanza mi induce a sollevare il volto dal tavolo. «Esigo rispetto, drago. Sto studiando la profezia.»
Ho educato io stesso quel cucciolo, ma con scarsi risultati. Mai avrei immaginato che avrebbe utilizzato la scrittura e le scienze per attaccarsi a un artificio d’oltre frontiera. È una visione alquanto bizzarra, un draghetto verde seduto davanti a uno schermo…